DE PRESS Product
Original NOR LP on Siberia Music, 1982
Reissue NOR LP on Apollon, 2021 – 180 g LP w/photographic paper lyric insert [on black, white or red vinyl]
Reissue NOR CD on Apollon, 2021
Le band più importanti, quelle che hanno dato alla musica un contributo tale da determinare la nascita di un genere o da influenzarne lo sviluppo, hanno inevitabilmente una miriade di imitatori. Quando una somiglianza è notevole da qualche tempo si usa, in tutti i campi ed erroneamente, il termine biologico clone, che indica un organismo identico a quello che l’ha generato. Il disco che siamo onorati di presentarvi lo definiamo un quasi-clone perché il legame che lo stringe ad Unknown pleasures non è solo forte ma oseremo dire naturale. L’album dei Joy Division rimarrà irragiungibile per molte ragioni: per quella sincerità viscerale e maledettamente premonitrice dei testi, per la valenza espressiva che riesce a rendere partecipi di un’intimità esistenziale, per il suo drammatico peso artistico-umano-concettuale. E, ovviamente, per rappresentare il vero ponte tra il post-punk e la dark/new wave.
Tra gli innumerevoli tentativi di avvicinarsi alla band e in particolare a quel capolavoro, l’album Product dei De Press rappresenta quello che ha raggiunto il punto più alto e – per descriverlo con un solo lemma – potremmo definirlo come il terzo album dei Joy Division (mai esistito). Ascoltandolo non si ha la sensazione di “copia fatta bene” né tantomeno di tribute-band perché veniamo rapiti dalla potenza e dalla bellezza di questi brani nei quali non un solo frammento è stato rubato agli spartiti di Unknown pleasures o di Closer. Ed è sconcertante la voce, così simile, nervosa e angosciante, che si crede di ascoltare realmente Ian Curtis cantare degli inediti.
In alcuni studi dovutamente equipaggiati è possibile registrare della musica che abbia quelle sfumature e quei dettagli che hanno così tipicamente caratterizzato il sound di certe produzioni del tempo. Mancherà però sempre quell’ingrediente immateriale, quel qualcosa di magico che animava i musicisti e i produttori e che non è più riproducibile perché c’era nell’aria solo all’epoca, un’energia forse nemmeno percepita da chi suonava o registrava. Product, infatti, usciva nel 1982. Un mistero che i De Press non siano mai stati notati al di fuori della Norvegia nonostante nel 1981 John Leckie (produttore di George Harrison, XTC, Simple Minds, Radiohead, …), rapito dai loro demos, volò lassù per lavorare al primo singolo, poi al primo album e poi anche al secondo, che è l’oggetto di queste righe. La sua presenza fu sicuramente decisiva nel passaggio dal post-punk del debutto (Block to block) alla svolta dark di Product. Di conseguenza anche la reperibilità del disco è stata fino ad ora scarsa, con copie pirata mal registrate su CD da vinili rovinati e vendute sul web. La norvegese Apollon Records ha ridato lustro ai primi tre album della band che possiamo finalmente apprezzare in tutta la loro esplosiva energia.
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