Posted on Leave a comment

AND ALSO THE TREES | Totem Club | Vicenza 26th Sept. 2008

AND ALSO THE TREES
26 Settembre 2008 Totem Club Vicenza

Già dopo una manciata di pezzi l’atmosfera che si respirava nel locale era quella ideale, la migliore possibile. Un pubblico numeroso, attento e caloroso, una buona acustica, luci, buio e fumi dosati con gusto e sul palco sei musicisti dotati di una notevole presenza scenica che fanno subito capire il loro valore: la prima delle due tappe italiane del tour europeo degli And Also The Trees è stata un’esibizione magnifica, grandiosa, che brano dopo brano ha coinvolto anche chi per la prima volta sentiva la loro musica.

aatt-live-pic-02.jpg   aatt-live-pic.jpg
Alla riuscita del concerto ha concorso non poco la bellezza dei nuovi brani che la band ha presentato. The rag and the bone man è un disco splendido, chi ancora non ce l’avesse se lo procuri assolutamente e lo ascolti in cuffia, senza distrazioni. Gli And Also The Trees hanno oggi raggiunto un tale livello di raffinatezza ed estro che neppure noi, fans di vecchia data, ci aspettavamo. Rive droite, uno dei grandi episodi di questo album, dal vivo ha liberato una maestosità che trova pochi paragoni nella già ricca discografia della band.
and-also-the-trees-the-rag.jpg “The rag and the bone man”
In The legend of Mucklov Jones alterna la sua consueta voce narrante con dei momenti in cui le parole vengono urlate in modo ruvido, dando al pezzo una carica drammatica ed impetuosa.

Lirismo e concretezza venivano fatti coesistere con grande equilibrio sin dai primi dischi. L’elemento nuovo, che per la prima volta comparve nell’album The Klaxon (1993), è il grande calore, un calore romantico che viene mantenuto fino a quest’ultimo lavoro. Alcuni brani dei “nuovi” And Also The Trees, alla pari dei classici del repertorio che non potevano mancare, sono estremamente coinvolgenti, trascinano ed emozionano facendo così sentire il pubblico veramente partecipe dell’evento.

Tecnicamente i musicisti hanno compiuto dei progressi straordinari. Erano una delle più grandi band della new-wave, sono diventati una delle formazioni più eleganti della musica indipendente di oggi.
Se ad un concerto di Interpol o Editors che si rifanno al periodo d’oro della new-wave assistono 2-3 mila persone, a sentire chi questa musica l’ha creata dovrebbero accorrere in 6 mila. Ma si sa che i grandi numeri si realizzano con degli investimenti economici pianificati da parte delle majors e dei managers organizzatori di concerti, perciò non stiamo qui ad imbastire sterili ed inutili polemiche ma con forza lanciamo un invito, a tutti, presenti ed assenti al concerto di Vicenza, ad interessarsi di più alla musica edita dalle etichette indipendenti, vera linfa creativa del mercato discografico. E un invito ai più giovani ad ascoltare la musica del passato per non farsi fregare da chi la plagia (Franz Ferdinand, Coldplay) o da chi (la Sony) ha deciso che gli Oasis siano un grande gruppo rock.