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SNOWGOOSE, THE FALL, TRACY SHEDD, BLUEBOY

SNOWGOOSE The making of you
(Glass Modern) UK LP *Ltd. edition* vinyl-only release

Dopo un unico disco uscito nel 2012, il folto gruppo di musicisti che si cela sotto il nome SNOWGOOSE esce con un nuovo lavoro.
La morbida voce di Anna Sheard si avvale di pezzi grossi della scena anglo-scozzese quali Jim McCulloch (SOUP DRAGONS, ISOBEL CAMPBELL & MARK LANEGAN), Raymond McGuinley (TEENAGE FANCLUB), Dave McGowan (BELLE & SEBASTIAN, TEENAGE FANCLUB) che insieme danno vita ad un album di largo respiro melodico, “tra la psychedelia West Coast ’60s e il primo folk-rock dei ’70s” come riportato dalle note dell’etichetta.
Lo consigliamo a chi ascolta Fleetwood Mac o Fairport Convention.

>> Ascolta tutto l’album
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THE FALL
34 album in 42 anni, impossibile per chiunque mantenere un livello di creatività almeno accettabile.
I Fall sono sempre stati Mark E Smith & Co., compagni di strada. Tantissimi… a volte bravi musicisti, altre volte amici degli amici o addirittura ragazzi alle prime armi, reclutati all’ultimo momento attraverso passaparola al pub o nel quartiere per finire il lavoro in studio o imparare al volo qualche pezzo prima di salire sul palco pochi giorni dopo.

Con il passaggio a miglior vita nel 2018 dell’unico vero membro della formazione mancuniana si è così conclusa la lunga e sgangherata storia di una working class one-man band.
In questa estesa discografia vanno ricordati (a nostro parere) alcuni singoli di un post-punk acerbo e con un sincero carattere gutturale e almeno tre album:
I am kurious oranj (1988), Code: selfish (1992) e The infotainment scan (1993).


The infotainment scan

UK LP [RE Demon, 2020 on high quality clear vinyl (orig. Permanent, 1993)]
Uscito a ruota dopo il sorprendente Code: selfish, rappresenta con quest’ultimo una parentesi di diversità nella formula ripetitiva che segna la storia musicale dei Fall. Sono due dischi che spartiscono delle tastiere e dei ritmi elettronici che si ergono a guidare le melodie e concedono all’istinto acre – marchio di riconoscimento della band – di comparire solo a tratti, nella forma di chitarre taglienti, quasi ad infilzare una produzione che è complessivamente morbida e in alcuni episodi addirittura pop. Ma la vera sorpresa per gli irriducibili fans dei Fall fu scoprire che il cantante poteva cantare: per la prima volta in due brani Mark E Smith rinuncia alla sua parlata narrante e lamentosa guidando cautamente la voce in modo più armonioso.
Irreperibile, finalmente ristampato, The infotainment scan torna oggi in distribuzione. Il lavoro di leggero e attento remastering operato dalla Demon conferisce maggiore luce e dettaglio ai brani.

 

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* * * Importazione esclusiva in Europa * * *


TRACY SHEDD The Carolinas

label Science Project
Vinyl-only USA LP release [on various colors]‎ *Ltd. edition*

La ricordavamo per questo splendido videoclip, una magica creazione in stop-motion di Emily Wilder & Deanna DeVries per un brano dell’EP88.
Tra le release dello scorso anno ci eravamo persi il suo ultimo lavoro, un album che vede la luce dopo ben sei anni dal precedente. Tracy Shedd ci riappare d’improvviso e con un lavoro molto convincente, proponendo una vera indie nel vecchio senso del termine, cioè quella anni ’90 made in USA, anche se con suoni meno ruvidi, impreziosita ed attualizzata qua e là con basi di synth.

Un buon disco nasce da intuizioni, capacità, gusto e fortuna, fortuna nel trovare il collaboratore adatto – sovente il produttore – che sappia dare personalità alle idee che gli vengono presentate. In questo caso, oltre alla propensione del marito musicista per l’elettronica, il passo in avanti è stato segnato dal duttile Nicolas Jenkins, definito dalla cantante “amazing and extremely talented”.


Ne esce un album di facile comunicabilità ma per nulla scontato, intelligente e in grado di dare finalmente risalto ad una voce che a volte si era persa in una navigazione lenta, su onde di pianoforte e chitarra troppo consuete.
La bellezza di Free love e la dolcezza di Letters, le batterie estrose di The rest will follow, la freschezza dance di Santa Fe e la stellare chiusura affidata a 4AM fanno di The Carolinas il migliore album della misconosciuta musicista americana.

* * * Importazione esclusiva in Europa * * *

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I Blueboy erano una delle band minori della (postumamente) mitica Sarah Records.
L’etichetta A Colourful Storm ripubblica il loro primo album, un disco avaro che si compone di appena otto brani senza infamia e senza lodi. Cogliamo però l’occasione per ricordare Mr Girdler & compagni per l’EP Dirty mags (1995) e per l’album The bank of England (1998), che la stessa label australiana ha fatto uscire finalmente su LP lo scorso anno. Di quest’ultimo vi segnaliamo Love yourself, col suo finale meraviglioso, la Stereolab-bish By appointment, l’intima Disco bunny, e ancora Ask the family, con la voce di Keith Girdler finalmente in primo piano ed infine Angel at my table, omaggio alle chitarre di Robin Guthrie.

BLUEBOY The bank of England (Shinkansen/A Colourful Storm) AUS LP
BLUEBOY If wishes were horses (Shinkansen/A Colourful Storm) AUS LP.

>> Ascolta/Listen

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