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MADNESS, SHEARWATER

MADNESS
The liberty of Norton Folgate

The liberty of Norton Folgate
EU 180 g vinyl LP (Lucky Rose, 2010) 17,99 € ***Limited edition***
[CD & vinyl de-luxe edition w/extra materials, inserts etc. also available: ask for info]

Ci occupiamo con un pò di ritardo dell’uscita di questo ultimo, nuovo album dei Madness anche se è un  LP che quest’anno è girato diverse volte sul piatto.
E’ strano a dirsi ma nel 2010 la band londinese ci sorprende con un 33 giri spensierato ed allegro, piacevolissimo come un paio di dischi del passato e sinceramente non ci aspettavamo dai ragazzacci di Camden Town un ritorno così frizzante. C’è il brano principe, Forever young, c’è una insolita 2-part-track, Norton Folgate, che dà il nome all’intero disco  e poi ancora le ispirate Clerkenwell polka, That close ed Mk2. Ben supportato in patria con tanto di concertone all’aperto in una centralissima via di Londra (lì dove sorgeva il quartiere liberty di Norton Folgate) e negli USA, altrove questo disco è invece passato inosservato.

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SHEARWATER
The golden archipelago

The golden archipelago

USA 180 g vinyl LP w/inner sleeve & mp3-code
(Matador, 2010) 18,99 €

Gli Shearwater nascono nel 1999 ad Austin ad opera di Will Sheff (Okkervil River) e Johnathan Meiburg (Kingfisher), come progetto collaterale  delle due formazioni principali e prendono il nome da un uccello marino – Meiburg ha una passione per l’ornitologia. L’intensa attività dei musicisti ha portato alla stampa di ben sei album dal 2001 ad oggi. Come i due dischi precedenti,  anche The golden archipelago indaga sul rapporto fra uomo e ambiente ed in particolare sulla condizione di esilio a cui sono stati sottoposti gli abitanti delle isole Bikini, costretti ad abbandonare l’arcipelago nel 1946 per lasciare spazio a navi da guerra ed esperimenti atomici. Partendo da questa base concettuale, il disco sviluppa  un rock malinconico che ruota su linee folk e variazioni d’intensità.
Gli Shearwater realizzano la prova più convincente, una piattaforma sonora solida e assai variegata, molto apprezzabile anche dal vivo, in cui si plasma con pathos e partecipazione la voce di Meiburg che a tratti richiama persino il lirismo dei grandi And Also The Trees, veri maestri nell’evocare atmosfere crepuscolari ed ombrose che possono diventare, d’improvviso, intensamente luminose.
Il lato A apre subito bene con Meridian cui segue la splendida Black eyes; Landscape speed è un po’ boriosa, la nevrastenica Corridors riporta al passato ma poi God made me chiude egregiamente la prima parte. Sulla B-side da segnalare la commovente Runners of the sun, breve e per questo ancora più preziosa, Custoways e An insular life.
RB